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A chi compete la cultura? REGIONI? COMUNI? MINISTERO? CHI SI OCCUPERÀ DI CENTINAIA DI ISTITUTI CULTURALI DAL 1 GENNAIO?

L’imminente entrata in vigore della Legge 56/2014 (cosiddetta “Legge Delrio”) comporta notevoli cambiamenti per le 107 Province italiane che, dal1 gennaio 2015, vengono in parte riformate, in parte trasformate in Città metropolitane.
Alcuni effetti di questa riforma, tuttavia, rischiano di mettere in serio pericolo l’esistenza di tutte le strutture e i servizi culturali fino ad ora di competenza provinciale ovvero centinaia di prestigiosi musei, biblioteche e archivi presenti sul territorio nazionale.Secondo la nuova legge, infatti, la Cultura NON RIENTRA tra le competenze delle nuove Province (art.1, comma 85) e la sua gestione viene rimandata a norme e atti legislativi che, fino ad ora, non sono ancora stati definiti dalle Regioni, chiamate dal Governo a prendersene carico.
In tutta Italia sono pochissime le Amministrazioni che in questo momento hanno un’idea precisa di cosa avverrà dopo il 31 dicembre, hanno legiferato in tal senso o, almeno, hanno avviato un proprio percorso per arrivare a farlo.Nella maggior parte dei casi questo sta avvenendo senza coinvolgere i diretti interessati (le strutture culturali e i loro operatori) e soprattutto nell’indecisione degli stessi enti coinvolti, sia quelli ai quali si chiede di “trasferire” le competenze, sia quelli che sono chiamati a “riceverle”. 
A pochi giorni dalla fine dell’anno, centinaia di prestigiosi istituti culturali e tutti i loro utenti non sanno “se” e “come” riprenderanno l’attività dal 1 gennaio 2015.

"A chi compete la cultura?" è una mobilitazione "dal basso" che intende focalizzare l'attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali, dei media e dei diretti intressati (musei, archivi, biblioteche) su un problema che rischia di diventare urgente, se non drammatico, tra solo poche settimane.