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Assemblea generale straordinaria Upi il 15 maggio a Roma

"Promuovere azioni che rimettano al centro i nuovi enti di area vasta, portando all'attenzione dei cittadini, delle istituzioni e della politica la situazione drammatica degli enti anche attraverso iniziative unitarie nazionali"

 

Rilanciare l'azione politica dell'Associazione, attraverso il massimo coinvolgimento  dei  Sindaci e degli amministratori comunali protagonisti dei nuovi enti di area vasta in linea con la riforma Delrio, stabilire la linea politica dell'associazione per proseguire nel confronto con Governo e Parlamento, riportare all'attenzione del dibattito la gravissima situazione dei servizi ai cittadini, a rischio a causa del prelievo di 1 miliardo che impedirà l'approvazione dei bilanci di previsione 2015, la cui scadenza è imminente, e manderà in dissesto gran parte delle Provincce. 

Queste le ragioni per cui il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci e i  Presidenti delle Upi regionali, nel corso dell’incontro convocato a Roma, hanno deciso all’unanimità di convocare per venerdì 15 maggio a Roma una Assemblea Generale straordinaria dell'Associazione.

"La situazione delle nostre amministrazioni - hanno detto i Presidenti - è drammatica. Non siamo più in grado di garantire la sicurezza nelle nostre strade, che siamo costretti a chiudere con grave danno sia per i cittadini che per le imprese locali.

Tra la riduzione delle risorse e il blocco del patto di stabilità, che ancora ostacola la nostra azione negli investimenti, non abbiamo la possibilità  di intervenire con opere per l'edilizia scolastica e i soldi per la gestione ordinaria -  le spese che vanno dalle bollette elettriche al riscaldamento -  non sono più sufficienti a garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico.

Una situazione, quindi, che  mette in pericolo i territori e lede i diritti dei cittadini.

Per questo il Presidente Pastacci insieme ai Presidenti delle Upi regionali hanno condiviso la necessità di promuovere azioni che rimettano al centro i nuovi enti di area vasta, portando all'attenzione dei cittadini, delle istituzioni e della politica questa situazione drammatica, anche attraverso iniziative unitarie nazionali".