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Coronavirus, piano infanzia e adolescenza de Pascale “Servono soluzioni già dal 4 maggio per sostegno alle famiglie’

“L’incontro di oggi segna un passo in avanti molto importante: finalmente il tema della condizione dei bambini e degli adolescenti in questa emergenza sanitaria è entrato a pieno titolo al centro del dibattito nazionale. Le Province sono pronte a mettere a disposizione spazi all’aperto per potere iniziare a far riprendere la socialità per i bambini e i ragazzi: possiamo scegliere una data simbolica, come il 28 maggio che è la Giornata mondiale del diritto al gioco, per organizzare un primo momento di socializzazione”

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale al termine della riunione sul piano infanzia e adolescenza con i Ministri Bonetti, Azzolina, Spadafora e Catalfo.

“Oggi abbiamo deciso di partire dal Documento della Società italiana di pediatria, che ha richiamato la politica a sviluppare linee di indirizzo che si basino su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali e che attribuiscano il giusto valore ai bambini, agli educatori e insegnanti e alle famiglie, per definire un protocollo unitario tra tutte le istituzioni che affronti il tema anche ragionando per tappe. Servono misure per l’immediato, quando dal 4 maggio si tornerà nei posti di lavoro, e poi progetti innovativi per la gestione delle attività nei mesi estivi. Oggi dal Ministero della Sanità ci è stato detto che è possibile, anche se ovviamente complesso, ma soprattutto che è assolutamente necessario per la salute dei bambini e degli adolescenti provare a trovare soluzioni”. “Abbiamo due esigenze, entrambe centrali: dobbiamo restituire ai bambini e ai ragazzi la possibilità di socializzare e dobbiamo evitare in tutti i modi che al rientro al lavoro il problema di come curarsi dei figli ricada tutta sulle spalle delle famiglie, e delle donne in particolare. Per le  donne sarebbe un tornare indietro di anni che non possiamo permettere. Partiamo con un protocollo che detti le regole e che si muova sotto la stretta verifica del Comitato tecnico scientifico, e troviamo soluzioni utili e praticabili. I costi saranno molto alti, ma di certo come istituzioni, insieme non possiamo tirarci indietro”