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IL SINDACO DI BARI, DECARO OTTIENE RASSICURAZIONI DAL “GOVERNO DEGLI AMICI” SU LA CITTA’ METROPOLITANA DI BARI GABELLONE: “I CITTADINI DELLA CITTA’ METROPOLITANA NON SONO DI SERIE A E TUTTI GLI ALTRI PUGLIESI DI SERIE B”

 

 

 

“L’istituzione delle Città Metropolitane non deve creare cittadini italiani di serie A e quelli di serie B. Per questo motivo pur condividendo, perché identiche ai presidenti delle Province, le preoccupazioni del neo sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, non posso che stigmatizzare un comportamento istituzionalmente troppo autonomo e personalistico dello stesso.

Leggo, infatti, che ieri ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, per illustrare suggerimenti utili alla gestione del suo nuovo ente.

Bene, in sede di Osservatorio regionale io ho sollecitato più volte un’azione sinergica di Regione, Upi e Anci Puglia, nonché della Città Metropolitana di Bari che di fatto rispetto al precedente ente, in questa fase, ha solo cambiato nome e si ritrova ad affrontare le stesse affannose problematiche delle altre cinque Province pugliesi.

Se il sindaco Decaro pensa che grazie alle sue amicizie personali e politiche che ha sia con Delrio sia con il premier Matteo Renzi riesce a spuntare per la Città Metropolitana di Bari un occhio di riguardo da parte del Governo, buon per lui. Ma si sappia che tutto questo creerà disparità tra i cittadini baresi e tutti gli altri pugliesi.

Di qui il mio appello alla Regione Puglia perché in questa fase si faccia coordinatrice di azioni congiunte che possano sensibilizzare e indurre il Governo centrale a rivedere anche per le Province e non solo per le Città Metropolitane più risorse sia per i servizi sia per il personale. La Regione bene ha fatto a impugnare la Legge di Stabilità, lì dove di fatto ha deciso in ambiti territoriali esautorando proprio gli enti regionali, ma in sede locale sempre la Regione sia fautrice e paladina vera di tutti gli enti territoriali che in questo periodo stanno attraversando un guado pericoloso e incerto”.