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L’Upi chiede incontro urgente al Ministro dell’Economia

Saitta “Con i tagli Province automaticamente in dissesto. Così si compromette anche avvio riforma Delrio”
Un incontro urgente per discutere delle misure previste per Province e Città metropolitane dal Decreto Legge sulla spending review, per evitare tagli dei servizi che sarebbero insopportabili per i cittadini e assicurare che il percorso di avvio delle Città metropolitane e delle nuove Province previsto dalla riforma Delrio non abbia inizio a partire da enti con i bilanci in dissesto.
Questa la richiesta inviata oggi con una lettera al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e ai sottosegretari Legnini e Baretta dal Presidente dell’Upi Antonio Saitta.
“I tagli ai bilanci delle Province e delle Città metropolitane per 444 milioni nel 2014 e 576 milioni per il 2015 – scrive Saitta nella lettera al Ministro -  hanno un impatto diretto sull’erogazione dei servizi ai cittadini, già fortemente compromessi dalla riduzione di 1,2 miliardi stabiliti con le manovre precedenti, che, come attestato dalla Conferenza Permanente per  la finanza pubblica, hanno ridotto del 27% la spesa primaria delle Province destinata ai servizi. Misure di pesante impatto sulle Province, del tutto insostenibili per questo  comparto che non solo renderanno impossibile il conseguimento degli obiettivi di patto di stabilità, ma di fatto manderanno automaticamente in dissesto gli enti, con le evidenti ripercussioni che si avranno sul personale delle Province e delle Città metropolitane.
Non si tratta – sottolinea Saitta - di  una riduzione dei trasferimenti erariali alle Province, che già da due anni non esistono più, ma del versamento all’erario di tributi propri provinciali.
Per questo – chiede il Presidente Saitta al Ministro - riteniamo urgente discutere quanto prima con voi, per potere verificare le criticità riscontrate e individuare possibili soluzioni” anche perché, scrive il Presidente “queste misure di pesante impatto sulle Province, del tutto insostenibili per il comparto, rischiano di compromettere il percorso di attuazione della Legge 56/2014 di riordino delle Province e di istituzione delle Città metropolitane”.