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"Pasticcio Province, da gennaio si rischia la paralisi"

L'ALLARME/ IL PRESIDENTE DELL'UPI GABELLONE: UN PERICOLO QUESTA RIFORMA A COLPI D'ASCIA

ALLA vigilia del caos. L'addio alle Province, dal primo gennaio 2015, rischia di determinare la paralisi in diversi settori prima di competenza provinciale. A lanciare l'allarme è Antonio Gabellone, nuovo presidente regionale dell'Upi nonché alla guida della Provincia di Lecce: «È un processo che bisognava governare in maniera diversa, mentre si è proceduto a colpi d'ascia lasciando numerosi punti interrogativi sulla continuità di servizi essenziali sul territorio». A quel che resterà delle Province, in effetti, rimarranno solo le competenze su edilizia scolastica, trasporto pubblico, coordinamento e pianificazione, pari opportunità, strade e viabilità e ambiente.

«Siamo preoccupati perché - incalza Gabellone - se entro il 31 dicembre, così come prevede il decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 12 novembre, la Regione per mezzo di una legge ad hoc non avrà definito il profilo delle funzioni che intende avocare a sé o trasferire a Province o Comuni ci sono servizi nevralgici, e dunque uffici, che dal primo gennaio saranno chiusi con danni e difficoltà eccezionali nemmeno immaginabili. Parlo delle orchestre come delle biblioteche e dei musei, dei centri per l'impiego, e, allo stesso tempo, dei servizi legati al turismo, all'agricoltura e alle politiche sociali». È una corsa contro il tempo, insomma, quella che attende il neo istituito osservatorio regionale che dovrebbe traghettare questa fase di transizione. Non solo. «Accanto a una puntuale normativa della Regione che - avverte Gabellone dovrà disciplinare la ripartizione delle competenze residuali delle Province, la stessa legge regionale dovrà preoccuparsi di assicurare adeguata copertura finanziaria».

Ed è qui che, sollecitata da Gabellone sul futuro dell'orchestra provinciale Ico di Lecce, l'assessore regionale Silvia Godelli accusa il governo: «Spiace dire, e dover ripetere, che la normativa che porta il nome di Del Rio ed è relativa al presunto scioglimento delle Province si dimostra, ogni giorno di più, giuridicamente insostenibile. E' appena il caso di ricordare, tra l'altro, che detta normativa ha "dimenticato" di prevedere risorse per una serie di materie che dovrebbero transitare nelle competenze delle Regioni» ( a. d. g.)

Godelli: "La legge Del Rio si conferma insostenibile e senza fondi alle Regioni per le nuove competenze"

PREOCCUPATO (la Repubblica.it)

Il presidente dell'Upi Antonio Gabellone