"C'e' un grandissimo rischio per la fauna selvatica: l'aumento dei casi di bracconaggio per tutta Italia dovuti allo scioglimento delle Polizie provinciali. Il Corpo forestale dello Stato e i Noe dei Carabinieri non riusciranno a contrastare questi gravissimi reati". Cosi' all'Agenzia DIRE, Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-Birdlife Italia, a margine della conferenza stampa su 'Polizie provinciali e tutela del territorio. Scioglimento e' regalo a bracconieri e inquinatori', oggi al Senato, a seguito dell'entrata in vigore del 'dl enti locali' e in particolare dell'art. 5 che elimina il ruolo e le funzioni svolte dai Corpi di Polizia provinciale. "Senza garantire continuita' ai controlli sul territorio torneremo indietro di trent'anni favorendo speculatori, bracconieri, incendiari e inquinatori che avranno cosi' campo
libero. Non vi saranno piu' controlli nelle oasi faunistiche e nelle aree protette, che- sottolinea Mamone Capria- saranno sottoposte a continue razzie, ed in breve le specie protette saranno a rischio di estinzione". In questo momento "le polizie provinciali gia' stanno riducendo i servizi di recupero e affidamento ai centri di assistenza della fauna selvatica ferita. Per questo chiediamo che la riforma delle Province rifletta sulla necessita' di tenere la polizia provinciale in vita e funzionale. I servizi di vigilanza contro pescatori di frodo e contro il bracconaggio deve proseguire. E' una garanzia per tutelare la fauna selvatica italiana, patrimonio indisponibile dello Stato". Per questo "abbiamo chiesto al Governo, in nome di oltre quindici associazioni ambientaliste, di fermare questo scioglimento che portera' una perdita di professionalita' in un'Italia dove invece servirebbero maggiori investimenti nell'attivita' di polizia ambientale", conclude il presidente della Lipu.