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COVID-19: Bari, ospedale in Fiera al collasso: grido d'allarme dei sindacati dei medici Chiesto intervento Regione, ministero Salute e Protezione civile

«L'ospedale in Fiera di Bari è al collasso», perché «la pressione sulle terapie intensive della struttura mette in ginocchio tutti gli operatori sanitari, impegnati a gestire un numero di pazienti altamente critici di gran lunga superiore rispetto a quelli preventivamente attivati come posti di rianimazione».

Lo denunciano i sindacati medici Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Fassid, Cisl Fp, Cgil Fp, Fvm, Fesmed e Uil Fpl, in un documento inviato, oltre che al governatore Michele Emiliano, e all’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, anche al ministro della Sanità, Roberto Speranza, alla Protezione civile, al prefetto di Bari, Antonella Bellomo e al sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro.

«I medici - si legge - sono costretti a trasferire i pazienti in altre strutture oppure, cosa altrettanto grave, ad utilizzare altri posti letto di rianimazione presenti nella struttura ma non attivati, in assenza di specifico personale specialistico medico dedicato a tali ulteriori posti letto».

Secondo i medici «la situazione si aggrava di ora in ora». Per queste ragioni chiedono alla Regione Puglia di «gestire l’ospedale in Fiera», non lasciandola solo sotto la direzione del Policlinico perché solo «la Regione ha gli strumenti per reclutare con estrema urgenza gli indispensabili specialisti in anestesia e rianimazione».

Nello stesso documento, i sindacati medici chiedono al ministro della Salute e alla Protezione civile nazionale di «farsi carico della sempre più grave situazione assistenziale pugliese, affiancando la Regione nel reclutamento di personale specializzato anche da altre Regioni e/o all’estero».