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Codice Appalti: l’Upi in audizione in Senato. “Consentire alle Province di assumere tecnici specializzati per le stazioni uniche appaltanti”

Superare le incertezze del quadro normativo attraverso il ricorso obbligatorio alle Stazioni appaltanti delle Province per gli appalti di lavori pubblici. Questa la richiesta avanzata oggi dal rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia, Emanuele Ramella Vice Presidente della Provincia di Biella, intervenuto in commissione lavori pubblici del Senato, in occasione dell’indagine conoscitiva in corso sull’applicazione del Codice dei Contratti pubblici. “Uno dei passaggi essenziali per l’attuazione del nuovo codice e delle direttive europee sugli appalti pubblici – ha detto Ramella – è la creazione di un sistema più strutturato e qualificato di stazioni appaltanti pubbliche, ridisegnando completamente i modelli organizzativi di gestione degli acquisti a livello locale. Per questo occorre ridurre il numero delle stazioni appaltati, perché le attuali 32.000 non permettono di raggiungere l’obiettivo del contenimento della spesa, affidando un ruolo centrale alle strutture delle Province.Attualmente 50 Province su 76 hanno costituito una Stazione Unica Appaltante, con un volume di gare per i Comuni aderenti in continua crescita, il 28% in più tra il 2016 e il 2017, che in valori assoluti ha significato passare da poco più di 1 miliardo del 2016 ad oltre 1 miliardo e 500 milioni nel 2017. Certo – ha poi aggiunto – abbiamo bisogno che siano riviste le norme per le assunzioni nelle Province per consentire a tutti gli enti, dopo anni di blocco completo delle assunzioni e di trasferimenti di personale, di ricreare strutture tecniche e finanziarie ad alta qualificazione adeguate allo svolgimento delle funzioni previste dalle leggi. Così come chiediamo lo sblocco immediato della possibilità di utilizzo delle 120 unità di personale che dovrà assumere la “Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici per supportare tutte le Province con figure tecniche altamente specializzate da impegnare nelle strutture che svolgono le funzioni di stazione appaltante e di supporto ai Comuni del loro territorio”.