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Due anni fa il 18 maggio 2017 le Province italiane si riunirono a Roma in una giornata che segnò un momento importante per la storia dell'UPI.

Presidenti di Provincia, Sindaci, Consiglieri e dipendenti delle Province da tutta Italia si ritrovarono insieme per chiedere rispetto e dignità per il loro lavoro e per i diritti stessi dei cittadini.
Furono molti gli interventi che si seguirono dal Palco. tra questi ci fu quello di Marzia Ilari dipendente della Provincia della Spezia, che vogliamo riproporvi perchè oggi come due anni fa nelle sue parole si coglie tutto il senso di cosa voglia dire lavorare al servizio delle comunità e di quanto questo sia insensatamente complicato per chi è impegnato nelle Province, sia nel ruolo di politico amministratore, sia da lavoratore e lavoratrice.

"Ho il difficile compito di rappresentare che cosa è stato lavorare in una Provincia in questi ultimi anni, di spiegare che cosa ha significato affrontare la grande ondata di populismo e delegittimazione che ci ha travolti. 
Tutti i Governi si sono approcciati al tema delle Province solo in termini di destrutturazione e sottrazione di risorse. dimenticando che la Pubblica Amministrazione, attraverso le sue molteplici declinazioni, è e deve rimanere un bene comune. Ed anche le Province, oggi confermante nel loro rango costituzionale, sono un bene di tutti i cittadini ed è per loro che devono essere messe in condizione di funzionare. 
Le Province non sono mai state abolite, ad esse sono sempre rimaste funzioni importanti come la gestione della scuole, delle strade, dei Centri per l'impiego, della tutela dell'ambiente. In questi anni sono state costrette a privarsi di oltre il 50% del proprio personale qualificato e chi è rimasto, con grande spirito di adattamento ed abnegazione, ha continuato a lavorare per i cittadini e per il territorio. 
Le stanze si sono svuotate ma non le scrivanie ancora sommerse di pratiche, di istanze di cittadini e aziende che attendono risposte qualificate. 
Ma a chi ha giovato la cosiddetta riforma delle Province? Agli studenti che patiscono il freddo nelle aule delle loro scuole, ai cittadini che viaggiano su strade piene di buche? E' questa l'idea di Pubblica Amministrazione moderna, efficace ed efficiente che vogliamo per il nostro Paese? 
Al Governo, vorrei fare la più banale delle domande: perché noi dipendenti delle Province non possiamo svolgere il nostro lavoro? Perché non possiamo manutenere scuole e strade? Lo domando perché nonostante la grave campagna di delegittimazione che abbiamo subito in questi anni non abbiamo perso la voglia ed anche la capacità di essere protagonisti di un processo di vera modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Tra i miei colleghi di tutta Italia ci sono professionalità straordinarie, ci sono storie di dipendenti che hanno spalato il fango durante le alluvioni, come quella tragica del 2011 che ha colpito il mio territorio, di lavoratori che hanno continuato a fare il proprio dovere pur senza risorse e con la paura di non prendere lo stipendio oppure non prendendolo proprio.

Noi siamo dipendenti delle Province e non abbiamo vergogna di dirlo! Siamo qui oggi per gridarlo con orgoglio ad un Paese che deve sapere che non è colpa nostra se non ci sono i soldi per tappare le buche nelle strade o scaldare le aule delle scuole superiori! 
Non siamo noi il carrozzone, non siamo noi il male di questo Paese, non è mortificando le Province, ce lo dicono i dati, che si risolverà il problema del debito pubblico. Insieme vogliamo essere una risorsa per questo Paese!"
Grazie ancora Marzia

LOCANDINA EVENTO