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Osservatorio Atti Intimidatori contro Amministratori locali Alla riunione per UPI i Presidenti dell'Aquila Antonio Caruso e di Cosenza Franco Iacucci

Disponibilità a condividere soluzioni normative per rafforzare gli strumenti di tutela e sostenere gli amministratori per fare emergere anche quelle minacce ed atti intimidatori che ad oggi non vengono denunciati: lo ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella riunione, in videoconferenza, dell’Osservatorio contro gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. Presenti il sottosegretario all’Interno Achille Variati, i vertici dell’amministrazione dell’interno, rappresentanti dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, e per l’UPI  il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Caruso e il Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci.

Alla riunione hanno partecipato anche i prefetti di Palermo, Milano e Bari per esaminare la situazione della sicurezza degli amministratori locali in Sicilia, Lombardia e Puglia che sono risultate le regioni più colpite dal fenomeno nel 2019.

Il ministro dell’Interno,  che ha diramato una nota stampa ,  ha ribadito l’attenzione del Viminale nei confronti del fenomeno, sottolineando che gli atti intimidatori costituiscono una tematica attuale e di estrema delicatezza, in quanto gli amministratori locali – e, in particolar modo, i sindaci – rappresentano l’immediato punto di riferimento per le comunità provate dalle conseguenze anche economiche dell’epidemia.

Quindi il ministro Lamorgese ha preannunciato l’invio di linee guida agli Osservatori regionali predisposte dal dipartimento per la Pubblica sicurezza da veicolare ad amministratori, a prefetture e Forze di polizia per rafforzare le azioni istituzionali volte alla prevenzione ed al contrasto degli atti intimidatori e ha proposto un ciclo di audizioni dei prefetti capoluogo di regione e di alcuni amministratori, individuati d’intesa con Anci e Upi, in modo da risultare rappresentativi di tutto il territorio nazionale e di tutte le comunità locali, di piccole, medie e grandi dimensioni, fino a ricomprendere le realtà metropolitane.

Una particolare attenzione verrà riservata al tema della formazione, con l’organizzazione di percorsi riservati al personale della carriera prefettizia e ai segretari comunali e provinciali sulla tematica degli atti intimidatori e sulle relative strategie di prevenzione e supporto agli amministratori, verrà inoltre valutata la possibilità di attivare, presso le prefetture capoluogo di regione, analoghi percorsi rivolti agli amministratori.