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Province, UPI: “La revisione della riforma è necessaria e urgente”. Apprezzamento per la disponibilità del Sottosegretario Scalfarotto

Le richieste delle Province

Un Disegno di Legge di modifica della riforma Delrio che dia una prospettiva di certezza alle Province sul piano istituzionale, ampliando consolidando le funzioni fondamentali, revisionando il sistema elettorale e norme di riordino della legislazione regionale. Interventi per la stabilità dei bilanci delle Province e l’autonomia finanziaria nella Legge di Bilancio 2022 per sostenere la spinta agli investimenti. 1000 assunzioni per le Province per gli uffici di progettazione, per la gestione tecnica e amministrativa delle stazioni uniche appaltanti, per la gestione dei processi di digitalizzazione nelle Province e negli enti locali e per la transizione ecologica e ambientale. Sono queste le richieste al Governo avanzate oggi dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale, nel corso del Comitato Direttivo UPI che si è svolto in presenza e a cui è intervenuto il Sottosegretario agli interni con delega agli Enti locali, Ivan Scalfarotto.

“La revisione della Legge 56/14 deve avere come orizzonte temporale massimo il 2022 – ha detto de Pascale – e considerata l’ampia maggioranza che caratterizza questo Governo, ci sono tutte le condizioni per portare a termine questa operazione necessaria, urgente, non più rinviabile. Su queste proposte abbiamo trovato anche la piena condivisione dell’ANCI, lavorando in piena sinergia con il Presidente Decaro: insieme lavoriamo per rafforzare consolidare il sistema degli enti locali, Comuni, Province e Città metropolitane. Al Governo – ha concluso il Presidente di UPI – ed in particolare alla Ministra Lamorgese e al Sottosegretario Scalfarotto c on cui stiamo avendo un contro positivo e costruttivo, chiediamo di accelerare per quanto possibile il percorso di revisione e di inserire il Disegno di legge delega di revisione delle norme sugli enti locali come collegato alla Legge di Bilancio 2022”.

Il Sottosegretario Scalfarotto: ruolo cardine delle Province

“Le Province svolgono un ruolo cardine nel nostro sistema costituzionale in quanto rappresentano enti necessari e intermedi di raccordo tra Comuni e Regioni. La loro funzione essenziale di coordinamento si esplica mediante la definizione di azioni e interventi a favore dei territori e su temi che interessano direttamente i diritti civili dei cittadini. Le varie crisi economiche e i molteplici mutamenti legislativi intervenuti nel tempo hanno determinato difficoltà in tutte le Amministrazioni locali. Accanto a questo si è aggiunto un forte ridimensionamento finanziario che ha condizionato inevitabilmente l’assetto territoriale istituzionale degli enti territoriali, tra cui in particolare, le Province.
“Ora ci troviamo di fronte alla necessità di ridisegnare il profilo dell’Amministrazione provinciale facendo ricorso, ad esempio, alle varie risorse previste dal PNNR proprio con la finalità di pensare ad un profondo rinnovamento di tutti gli enti locali. Tuttavia, non dobbiamo concentrarci solo esclusivamente sul profilo economico e finanziario, ma siamo chiamati a ridefinire e armonizzare il TUEL”.
“Il ridisegno delle Province è ormai impellente e indifferibile” – aggiunge il Sottosegretario Scalfarotto con delega agli enti locali – “perché oggi ci sono incongruenze e fragilità che non permettono a queste preziose istituzioni di svolgere al meglio le funzioni e i compiti fondamentali loro assegnati.

L’impegno del Governo

Il Governo si impegna ad affrontare entro breve tempo il problema, in occasione della definizione di un disegno legge delega per la riforma organica degli Enti Locali. Insieme alla riforma del testo unico degli enti locali, l’intenzione del Governo è quella di superare le maggiori criticità che in questi anni sono emerse dalla legge n. 56 del 2014: una operazione di semplificazione che produrrebbe maggiori risparmi, qualità ed efficienza dei servizi ai cittadini”.