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PROVINCIA DI BRINDISI: Doppia preferenza di genere, dichiarazione della Consigliere di Parità della Provincia di Brindisi

La Consigliere di Parità della Provincia di Brindisi si uniscono alla battaglia che le Donne di Puglia stanno portando avanti affinchè, anche nella nostra regione, la doppia preferenza di genere diventi una realtà e la Legge Elettorale Regionale si adegui alla Legge Ordinaria N. 215 del 23/11/2012 che ha introdotto una serie di disposizioni aventi lo scopo di riequilibrare le rappresentanze di genere sia a livello locale sia a livello regionale.

Le Consigliere esprimono la propria solidarietà e vicinanza alla Prefetta della Città Metropolitana di Bari per il delicato compito affidatoLe dal Governo e sono certe che Ella opererà per il bene della Comunità pugliese.  

Le Consigliere rilevano che la Legge N. 215/2012 vada interpretata con saggezza e attenzione, posto che, pur essendo stata pensata al fine di pareggiare o quantomeno avvicinare il numero degli uomini e delle donne in seno ai Consigli e alle Giunte degli Enti Locali, la stessa può trasformarsi in un boomerang a danno delle donne.
E' questa l'esperienza già vissuta in diverse regioni d'Italia ove si sono verificate sconcertanti "furbate elettorali" che hanno visto candidati consiglieri "apparentarsi" ovvero legarsi in un comune destino elettorale, con più di una candidata consigliera.  Sicchè quest'ultima ha svolto solo il ruolo di "portatrice d'acqua", nel senso di aver ampliato il bacino elettorale dell'aspirante consigliere cui era stata "apparentata" a motivo della doppia preferenza di genere.
In altri casi, invece, si è verificata una forte confusione nell'elettorato attivo che, per mancanza di una adeguata informazione, non è stato in grado di votare due nomi o, se lo ha fatto, spesso lo ha fatto male.
Alla luce di tali considerazioni, le Consigliere affermano che è necessario cambiare il sistema diffondendo la cultura della parità, a partire dalla semplice informazione fino ad arrivare alla formazione delle coscienze di uomini e donne.
Le sottoscritte Consigliere, infine, invitano i partiti e i movimenti a promuovere la parità di genere, a partire dalla vita interna, per poi disporre, al momento del voto, di candidate di riconosciuto valore spendibili politicamente.
"Non basta la doppia preferenza di genere per sconvolgere il sistema. Non si cambia la cultura con un meccanismo elettorale" (Magda Terrevoli).
Dott.ssa Anna Rita Bruno - Consigliera supplente

 

Avv. Maria Elisabetta Caputo - Consigliera effettiva