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PROVINCIA DI LECCE: Violenza di genere e codice rosso

Il 28 marzo 2019, h.15,30 , nella maestosa cornice della Sala Consiliare, di Palazzo dei Celestini , si svolge a Lecce, l'incontro- dibattito,: "Violenza di genere e codice rosso". 
L'evento, organizzato dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità, presieduta da Teresa Chianella, è patrocinato dalla Consigliera di Parità Regionale, dalla Consigliera di Parità Provinciale, dall'Ordine dei Giornalisti della Regione Puglia, dall'Ordine degli Avvocati di Lecce, dall'Ordine dei Medici ed odontoiatri di Lecce, dall'Associazione FIDAPA BPW Italy e dalla rete di GIULIA giornaliste. 
Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, inoltre, ha riconosciuto 3 crediti di cui 1 in deontologia per la formazione continua degli avvocati; l'Ordine dei giornalisti ha attribuito 3 crediti formativi per i giornalisti. 

Questo incontro-dibattito è un'importante occasione di confronto e di discussione per costruire una rete di contatti tra istituzioni, magistratura, mass media, operatori giuridici e sanitari sul tema di grande attualità come il contrasto alla violenza di genere. 
Gli illustri relatori, invitati dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità, sono: 
l'Avv. Anna Grazia MARASCHIO, Consigliera di Parità regionale; 
il Dott. Roberto TANISI, Presidente Corte di Appello di Lecce; 
la Dott.ssa Rossella MATARRESE, Giornalista Tg3, Consigliera dell'Ordine dei Giornalisti Puglia, Coordinatrice "GiULiA" Puglia; 
l'Avv. Luigina FIORENZA - Consigliera Tesoriera Ordine degli Avvocati di Lecce; 
la Dott.ssa Daniela FUSCO Coordinatrice CPO Ordine dei medici di Lecce 
Introduce e coordina l'incontro l'Avv. Fernanda Rita VAGLIO, foro di Lecce, cultrice di diritto privato all'Università di Pisa ed autrice di diverse pubblicazioni in materia di violenza di genere. 

Le fonti europee ed internazionali ricorrono alla espressione "violenza di genere" nel qualificare le pratiche violente perpetrate ai danni delle donne. 
La necessaria repressione, in ogni caso, interviene dopo che la violenza abbia luogo e deve essere affiancata da altre misure che abbiano la capacità di prevenire la violenza o comunque di snidarla prima che si manifesti in tutta la sua brutalità. 
L'incontro verte, in particolare, sul c.d. Codice Rosso, il disegno di legge, firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e da quello della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, a cui il Consiglio dei Ministri n. 29/2018 ha dato il via libera. Tale disegno di legge istituisce una corsia preferenziale per le vittime di violenza di genere, garantendo l'adozione di provvedimenti cautelari o preventivi in tempi brevi; introduce, altresì, la formazione obbligatoria per operatori delle forze dell'ordine con l'obiettivo di fornire al personale coinvolto in procedimenti in materia di violenza domestica e di genere le competenze specialistiche necessarie per contrastare questi reati, in termini di prevenzione e di repressione degli stessi, e per una migliore interlocuzione con le vittime. 

-Un altro aspetto oggetto della discussione è il corretto uso delle parole nei casi di violenza di genere nelle aule dei tribunali e nei Mass Media. 
Narrare la violenza di genere è uno dei più difficili banchi di prova per un giornalista. 
Quando si digita sulla tastiera di un computer o si cerca un titolo o un'immagine che catturi l'attenzione, è difficile trovare le parole giuste, le immagini rispettose per raccontare e svolgere il diritto-dovere di cronaca senza oltrepassare il limite della deontologia. 
-La lotta contro la violenza di genere richiede soprattutto il formarsi di operatori specializzati e autorevoli. Per questo nell'incontro si discute, altresì, del rispetto delle regole deontologiche da parte dell'avvocato che si occupa di violenza di genere e del rispetto del c.d. codice rosa in ambito ospedaliero.