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Scuola: Upi al Governo – de Pascale “Rientro in classe fondamentale ma sia graduale. Serve equilibrio per dare certezza agli studenti”

“Comprendiamo e condividiamo  le intenzioni del Governo di riportare alla normalità la situazione delle scuole secondarie superiori, che stanno sopportando il peso di misure molto gravose dall’inizio della pandemia. Ma le misure e gli interventi straordinari che siamo stati costretti a prendere in questi mesi ci devono ispirare maggiore prudenza. Il continuo cambio di indirizzo sui due milioni e mezzo di studenti medi che ci ha fatto prima chiudere tutto, per poi far tornare tutti in presenza, salvo poi richiudere frettolosamente tutto di nuovo, con ripercussioni sui ragazzi, sulle loro famiglie e su tutto il mondo della scuola, non deve ripetersi. Abbiamo il dovere di trovare con equilibrio risposte efficaci e durature, che assicurino a tutti il ritorno in classe  fino alla fine dell’anno. Dobbiamo prima di tutto prendere atto che, le ragioni che sono alla base della limitazione al 50% della capienza del trasporto pubblico locale, non sono compatibili con una riapertura che preveda il rientro da subito degli studenti in presenza in classe al 75%. Le due misure non sono coerenti”.

E’ la posizione decisa dal Comitato Direttivo di UPI, che il Presidente, Michele de Pascale ha formalizzato in una lettera inviata ai Ministri Boccia, De Micheli, Azzolina, Lamorgese e Speranza, in vista della prossima riunione della Cabina di regia che dovrà varare le Linee guida sul rientro a scuola in presenza delle scuole superiori, previsto per il 7 gennaio.

“In queste settimane- scrive de Pascale – abbiamo collaborato molto positivamente con le Prefetture e in tutte le Province e le Città metropolitane sono stati aperti i tavoli di coordinamento, da cui sono emerse alcune criticità, che occorre affrontare prima del 7 gennaio, per dare risposte chiare agli studenti, alle famiglie e a tutto il mondo della scuola”. Criticità che l’UPI chiede al Governo siano risolte, a partire dal programmare l’avvio in presenza in maniera graduale, cominciando con un 50% – in linea con la capienza massima del trasporto pubblico – per aumentare poi in seguito al monitoraggio costante dell’andamento del virus. Si chiede poi di mettere a disposizione di Comuni e Province servizi di trasporto aggiuntivi ( Bus turistici, Auto di noleggio privato) riservando questi mezzi al solo utilizzo del trasporto scolastico e di assicurare per le scuole percorsi privilegiati e dedicati di contact tracing, per disporre di un monitoraggio continuo dell’andamento dell’epidemia all’interno dei plessi e permettere una risposta immediata da parte delle autorità sanitarie. Serve poi  prevedere risorse dirette  ai servizi aggiuntivi che saranno necessari sia per il trasporto pubblico locale che per il trasporto scolastico dedicato.