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“BLITZ DELLA REGIONE PUGLIA SULL’IPRES NOMINA PRESIDENTE E COLLEGIO DEI REVISORI SENZA TENER CONTO DELLE AUTONOMIE LOCALI”

 

 

Lunedì scorso, 3 marzo, durante l’assemblea dell’IPRES (Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali) si è consumato l’ennesimo atto di arroganza inaccettabile da parte della Regione Puglia, un ente ormai dedito alla fabbrica di nomine, un asso piglia tutto che si fa beffe delle autonomie locali e soprattutto di ogni tangibile etica pubblica, ponendosi nell’Istituto Regionale di Ricerca come controllore-controllato facendo incetta di nomine, dalla Presidenza sino ai revisori dei conti.

C’è da premettere che l’IPRES è sostenuta e costituita da soci pubblici (Regione, Province, Comuni delle città capoluogo, Camera di Commercio e Università degli Studi di Bari e di Lecce).

Dal 16 dicembre  2013 le parti cercano di rinnovare le cariche (invano, viste le tre  convocazioni andate deserte per via delle assenze della delegazione della stessa Regione), procedendo alla nomina del nuovo Presidente, dei componenti del Consiglio di Amministrazione, dei Revisori dei Conti e del Comitato Tecnico – Scientifico. Presidente uscente il prof. Nicola Di Cagno.

Inizialmente la Regione Puglia si è fermata sulla posizione di designare alla Presidenza la dott.sa Antonella Bisceglia, direttore dell’Area Politiche per il Lavoro della Regione Puglia. Provincia di Bari, di Lecce e Comune di Lecce si erano, invece, orientate per il prof. Umberto Salinas, docente di Demografia all’Università di Bari, candidatura che veniva  respinta dalla Regione Puglia poiché espressione del mondo universitario; la Regione, infatti, ha sostenuto l’opportunità di voler indirizzare alla Presidenza una figura istituzionale o manageriale-dirigenziale, lasciando le figure accademiche a comporre il Comitato Tecnico–Scientifico. Non essendoci una condivisione comune a tutte o quasi le istituzioni, la riunione è stata aggiorna senza la nomina della dott.sa Bisceglia.

Dopo due assemblee andate deserte (assenti i componenti della Regione) lunedì scorso la Regione, con delle deleghe al voto dei comuni di Bari e Brindisi, compie l’usuale “blitz”, ponendo il prof. Vito Sandro Leccese alla guida dell’IPRES e scegliendosi anche i componenti del Collegio dei Revisori che controllerà l’operato dello stesso Leccese, che ora potrà operare con un milione di Euro di affidamenti di media all’anno da parte della Regione con la consapevolezza di avere dalla sua anche i “controllori” dell’attività dell’Istituto.

È un atteggiamento che non può passare sotto silenzio e che rimarca la condotta contraria ad ogni etica pubblica e al dialogo tra qualunque istituzione, che una Regione sempre più affascinante a parole ma arrogante e prendi-tutto, infatti,  continua a perpetrare.