loading

Come riparte la scuola pugliese? Continuità nella dirigenza, aumento dei docenti e del personale Ata. Leo scrive ai ministri Azzolina e Guarltieri

L’assessore all’Istruzione, diritto allo Studio, lavoro e formazione, Sebastiano Leo,  ha inviato ai ministri all’Istruzione, Lucia  Azzolina ed all’Economia, Roberto Gualtieri, la lettera che segue e nella quale si puntualizza l’opportunità che   venga assicurata la continuità nella dirigenza  all’interno delle scuole pugliesi,  confermando altresì la necessità di rafforzare il numero dei docenti e del personale ATA e l’impegno diretto, laddove   ne emergesse la necessità, anche della Regione Puglia.

Ecco il testo integrale:

“Onorevoli ministri, l’emergenza sanitaria da Sars-CoV-2 ha acuito problemi che da anni vedono la nostra Regione impegnata a rappresentare la necessità di una più attenta pianificazione del fabbisogno del personale in servizio nelle nostre scuole.

 

“Il sistema scolastico pugliese, dal punto di vista dell’apprendimento e della competenza del personale della scuola, è eccellente e la Regione Puglia ha investito largamente sul diritto alla studio per dare anche ai più fragili l’opportunità di studiare, formarsi, in modo da avere gli strumenti per coltivare i propri talenti e renderli spendibili nel mondo del lavoro. Ma questo non basta: serve di più in un momento complicato qual è quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria.

 

“Ricordiamo agli onorevoli ministri che le scuole pugliesi del primo ciclo di istruzione, solo in minima parte possono offrire il tempo pieno; le classi, di tutti gli ordini di istruzione, presentano un rapporto alto alunni-insegnante; l’organico ATA non è sufficiente a coprire tutte le necessità della comunità scolastica. In questa situazione, già di per sé difficile, è intervenuto il virus che impone norme di distanziamento sociale incompatibili con la composizione attuale delle classi.

 

“Riteniamo fondamentale la ripresa del nuovo anno scolastico con la lezione in presenza in quanto la formazione a distanza limita la possibilità di apprendimento, ma soprattutto mortifica la relazione umana docente-alunno fondamentale per lo sviluppo del clima di fiducia, stimolo, motivazione, utile all’evoluzione dell’allievo. Detto questo rimane il come attuare questa ripresa. Ad oggi dobbiamo constatare l’assenza di precise indicazioni considerato che lo scorso 28 maggio il Dipartimento della Protezione civile ha pubblicato il documento del Comitato tecnico-scientifico istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’emergenza coronavirus che contiene alcune indicazioni di massima sulle misure per il rientro a settembre. Siamo ancora in attesa del documento redatto dal Comitato di esperti nominati dal Ministero dell’Istruzione che dovrà dare riferimenti più puntuali e di più ampio respiro.

 

“Ci permettiamo di sollecitare l’attenzione dei signori ministri perché i tempi sono sempre più stretti e mettere a sistema l’assetto organizzativo sarà un’azione molto impegnativa. Per quanto ci riguarda, già in IX Commissione abbiamo rappresentato le nostre proposte, peraltro condivise da tutti i colleghi. Proposte che in Puglia trovano sostegno e condivisione da parte di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals, Gilda.

 

“Cosa chiediamo. Limitatamente all’anno scolastico 2020/2021, in ragione dell’emergenza Covid-19, è indispensabile assicurare continuità alla dirigenza garantendo  un dirigente di titolarità anche nelle scuole che dovrebbero andare in reggenza. In Puglia ci sono 36 scuole in questa condizione. Concorderete, signori ministri, che è impensabile ritenere di procedere alla perdita della dirigenza – peraltro a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico – quando è necessaria la presenza di chi quelle realtà le conosce e può agire con la giusta rapidità nella riorganizzazione. In ragione di ciò occorre confermare il numero di dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato ed il numero di assegnazioni di posti di direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA) per le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, dell’anno scolastico 2019/2020, anche in deroga al numero minimo di alunni previsto.

 

“Accanto al problema della dirigenza c’è quello del personale docente e ATA. È scontato che le lezioni in presenza saranno accompagnate dal frazionamento delle classi, in difetto del quale non può essere garantita la distanza di un metro tra gli alunni. Dovendo procedere in questa direzione chiediamo, limitatamente all’anno scolastico 2020/2021, la previsione di un organico aggiuntivo da utilizzare in quelle situazioni in cui le aule non riescono a garantire  un numero di alunni adeguato ai parametri di sicurezza. Siamo altresì pronti a intervenire come Regione, laddove il Miur non possa procedere a ulteriori assunzioni per vincoli di spesa, con assunzioni co.co.co (già sperimentate con successo grazie a misure per il contenimento della dispersione scolastica) laddove sia adottata dal Governo una deroga al divieto - introdotto dall'articolo 7, comma 5-bis, del dlgs 165/2001 e divenuto operativo dal 1° luglio 2019 - per le pubbliche amministrazioni, di stipulare contratti di collaborazione in cui il lavoratore è sottoposto ad orario e luogo di lavoro deciso dal datore di lavoro. Non trascurabile e ulteriormente affidata a procedure concorsuali diventa, altresì, una stabilizzazione emergenziale dei precari  con almeno tre anni di servizio, senza sottoporli a ulteriori prove, se vogliamo dare stabilità immediata al sistema scolastico, sia per il personale docente e sia per il personale ATA e facente funzione.

 

“Significhiamo ai signori ministri che la Puglia ha tempestivamente investito due milioni di euro per garantire il diritto allo studio in FAD, ai più fragili. Rileviamo che al momento le misure di sostegno alle scuole, messe in atto dal Ministero dell’Istruzione, hanno riguardato FAD ed edilizia scolastica, ma nulla è stato previsto per il potenziamento degli organici della scuola.

 

“La Regione Puglia è pronta a fare la sua parte, se messa nelle condizioni normative di agire, ma servono risposte certe e celeri da parte dei signori ministri.”