Col nuovo contratto maggiore autonomia e valorizzazione degli isituti della partecipazione
"Dopo nove anni, grazie all’impegno di tutte le istituzioni e dei sindacati, si approva il nuovo contratto nazionale per i lavoratori degli enti locali, le istituzioni più vicine ai cittadini i cui dipendenti sono ogni giorno in prima linea per garantire servizi essenziali alle comunità.”
È il commento del Presidente dell’Upi, Achille Variati all’indomani della firma del nuovo contratto degli enti locali che riconosce a circa 470.000 dipendenti di Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Camere di commercio gli incrementi di stipendio per il triennio 2016-2018.
“Il nuovo contratto – spiega Variati - pone le basi per una maggiore autonomia organizzativa e gestionale delle Province, premia chi è disposto ad assumersi responsabilità e semplifica e incentiva la possibilità di stipulare i contratti decentrati a livello territoriale. In materia di relazioni sindacali, poi, il contratto valorizza gli istituti della partecipazione, nel rispetto dei distinti ruoli dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali. Inoltre, per le Province, anche in forma associata, è previsto un nuovo Organismo paritetico che ha il compito di instaurare un dialogo costruttivo sui processi di innovazione amministrativa.
“Le Province - conclude Variati - sono pronte a costruire nei territori un sistema più funzionale nelle relazioni sindacali territoriali per valorizzare il loro ruolo di ‘Case dei Comuni’ nell’avvio della nuova stagione della contrattazione decentrata e valorizzare in modo appropriato la professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici degli enti locali”