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Dalle Province parere positivo all'intesa con il Governo sull'edilizia scolastica

Saitta "Importante passo avanti: ora assicurare risorse"

"Siamo convinti che questo accordo sull'edilizia scolastica, definito oggi con il Governo, possa rappresentare un passo in avanti importante per assicurare risorse immediate da destinare alla messa in sicurezza delle scuole, emergenza su cui le Province sono impegnate in prima fila”.  E’ il commento del Presidente dell'Upi, Antonio Saitta, al termine della Conferenza Unificata nella quale si è dato il via libera ad una intesa che semplifica le procedure e permette l’accesso immediato dei fondi all’insegna della semplificazioni. 

“E’ una intesa dai contenuti fortemente innovativi, all’insegna della semplificazione – sottolinea Saitta , spiegando come - grazie a questo accordo, frutto di un ottimo lavoro di collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione ed enti locali, si consente a Province e Comuni l’accesso diretto ai fondi per gli investimenti della messa in sicurezza delle scuole. Si tagliano cioè tutti quei procedimenti burocratici che, come l’Upi ha più volte denunciato, hanno finora tenuto bloccate le risorse nei passaggi tra ministeri e Cipe. Importante poi è l’avere inserito il criterio della cantierabilità: si consente di finanziare prioritariamente quei progetti che sono cioè immediatamente cantierabilo, evitando anche in questo caso che risorse preziose restino bloccate in attesa dei progetti esecutivi. Ancora, sempre per garantire l’utilizzo immediato dei fondi a disposizione, abbiamo stabilito che per quest’anno i finanziamenti saranno ripartiti secondo le graduatorie già definite: nel frattempo si completerà l’anagrafe degli edifici e dal prossimo anno si procedere a ripartire i fondi secondo le nuove necessità che emergeranno.  Questo consentirà di potere intanto partire con i cantieri nelle scuole già censite, senza dovere aspettare la nuova rilevazione. Per ora i fondi a disposizione sono ancora insufficienti a coprire  tutte le necessità –conclude Saitta -  ma ci auguriamo che il Governo, nella prossima manovra economica, riesca trovare nuove risorse da aggiungere ai 150 milioni che sono oggi a disposizione”.