La consapevolezza di essere a posto con gli adempimenti procedurali previsti dalla Legge 56/14, che ha riordinato l’assetto delle Province, ma anche la grande preoccupazione che si proceda all’individuazione degli enti territoriali ai quali delegare le funzioni sinora svolte dalle Province senza le dovute coperture finanziarie: è questa la posizione espressa oggi a nome dell’Unione Province Italiane di Puglia dal presidente, Antonio Gabellone, durante il secondo incontro dell’Osservatorio Regionale, al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, e il futuro sindaco della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro.
Gabellone ha assicurato che tutte e cinque le Province pugliesi hanno per tempo consegnato al suddetto organismo (Osservatorio regionale) la mappatura sia dei servizi offerti sia del personale dipendente. Entro il 10 dicembre prossimo analogo incartamento verrà depositato all’Osservatorio nazionale. Ma, contemporaneamente ha convenuto con il presidente Vendola sulla necessità che prima di procedere alla ridistribuire delle funzioni - che costituiscono servizi indispensabili per i cittadini - il Governo provveda ad assicurare le somme che servono a garantirli a favore di chiunque sia tenuto a svolgerli. Di qui il richiamo di Gabellone a un’azione congiunta Upi-Anci-Regione Puglia sul Governo centrale perché i servizi delegati non siano privi di copertura e quindi inattuabili con seri danni ai cittadini.
Identica preoccupazione il presidente Gabellone l’ha espressa nei confronti del presunto taglio del 50% previsto per i dipendenti delle Province, così come riportato nella Legge di Stabilità. “Creare allarmismi che sanno più di slogan che di reali programmazioni territoriali – ha concluso Gabellone – è inutile. Se prima non procediamo alla ridistribuzione delle deleghe e non garantiamo a queste la dovuta copertura, è inutile stabilire quando e dove tagliare il personale”.
Bari, 5 dicembre 2014
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