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Il Presidente Pastacci incontra il Ministro Lupi

“Strade e scuole fuori dal patto di stabilità: serve un piano straordinario per le infrastrutture e la viabilità”

“Nel 2013 le Province hanno destinato 2,1 miliardi di euro per la costruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza dei 130 mila chilometri di strade provinciali che gestiscono.  Di queste risorse, 1,2 miliardi sono stati utilizzati  per investimenti, il 50%  del totale delle opere cantierate dalle Province. Ma tra i tagli operati con le manovre economiche e con la spending review e i limiti imposti dal  patto di stabilità interno, la possibilità di investire delle Province si è ridotta drasticamente, con evidenti ripercussioni sia ai danni dei servizi ai cittadini che per l’economia locale. Per questo chiediamo al Ministro Lupi di sostenere nel Governo la nostra richiesta di escludere le spese per gli investimenti in infrastrutture dal patto di stabilità”. E’ la proposta avanzata dal Presidente del’Upi, Alessandro Pastacci insieme al Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, in un incontro avuto con il Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi.

“I tagli ai bilanci e i limiti del patto di stabilità stanno creando vere e proprie emergenze nelle Province: ormai – hanno detto i presidenti al Ministro – in molte realtà non solo è impossibile assicurare gli interventi urgenti,  ma soprattutto non siamo più in grado di  programmare la manutenzione per i prossimi mesi, a partire dai piani neve per la rete viaria provinciale. In questa situazione da una parte si riducono i servizi ai cittadini, dall’altra aumenta l’ insicurezza e l’impraticabilità della rete stradale, con il rischio di isolare porzioni intere di territorio e delle loro collettività.

C’è bisogno – hanno concluso i Presidenti – di un piano straordinario di investimenti  sulle infrastrutture di comunicazione, che superi i ritardi e la marginalizzazione che ancora persistono in alcune aree del Paese, colmi il gap infrastrutturale che caratterizza il Mezzogiorno e contribuisca fattivamente alla crescita delle competitività”.