Comunicato stampa
Legge di Stabilità, Commissariamenti Province
Saitta “I cittadini hanno il diritto di scegliere chi li amministra.
Presenteremo ricorsi per lesione dell’art. 48 della Costituzione.
Il primo da privato cittadino sarà il mio”
“La Legge di stabilità, vietando ai cittadini di votare chi li amministrerà, lede il diritto di voto libero, segreto, e non limitabile, sancito dall’articolo 48 della Costituzione, che lo definisce anche un dovere civico. Contro la lesione di questo diritto inalienabile di cittadinanza, l’Upi presenterà ricorso e il primo, da privato cittadino, sarà il mio”. Lo dichiara il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a proposito delle norme previste dalla Legge di Stabilità che impediscono le elezioni delle 52 Province i cui mandati scadranno nella primavera 2014 e delle 20 commissariate ormai dal 2012 .
“Il Parlamento – commenta Saitta - ha deciso di impedire libere elezioni e di non permettere ai cittadini di scegliere con il proprio voto chi dovrà essere ad amministrarli, sostituendo a tempo indefinito gli organi eletti con commissari nominati. Tanto più che non c’è nessun risparmio dalla cancellazione delle elezioni delle Province – aggiunge il Presidente – visto che, svolgendosi insieme a quelle europee e comunali, la spesa per lo Stato sarebbe stata la stessa. E’ un segnale gravissimo, contro cui ci opporremo in ogni modo. Ed è del tutto incoerente che un Parlamento, da cui ogni giorno si levano grida, giustamente, di scandalo contro il “porcellum” che non consente ai cittadini di scegliere chi eleggere, decide di sostituire la democrazia con i commissari.
Sarò io, da privato cittadino a presentare il primo dei ricorsi perché non posso accettare che chi mi governerà, chi prenderà decisioni su come dovrà essere amministrato il territorio in cui vivo, sia stabilito attraverso scelte meramente spartitorie all’interno dei partiti politici. Una decisione, la mia, che non potrà essere strumentalizzata da nessuno, poiché sono al termine del mio secondo mandato e quindi non ricandidabile. Il Governo e il Parlamento possono decidere di svuotare le Province di creare una miriade di nuovi enti, ma non possono impedirmi di scegliere con il voto libero chi mi amministrerà”.
Di seguito, le Province in cui sarà impedito ai cittadini di votare per eleggere gli amministratori.
Province che verranno commissariate nel 2014
1 ALESSANDRIA
2 AREZZO
3 ASCOLI PICENO
4 BARI
5 BARLETTA ANDRIA TRANI
6 BERGAMO
7 BOLOGNA
8 BRESCIA
9 CHIETI
10 COSENZA
11 CREMONA
12 CROTONE
13 CUNEO
14 FERMO
15 FERRARA
16 FIRENZE
17 FORLI’ CESENA
18 GROSSETO
19 ISERNIA
20 LATINA
21 LECCE
22 LECCO
23 LIVORNO
24 MATERA
25 MILANO
26 MODENA
27 MONZA E DELLA BRIANZA
28 NAPOLI
29 NOVARA
30 PADOVA
31 PARMA
32 PERUGIA
33 PESARO E URBINO
34 PESCARA
35 PIACENZA
36 PISA
37 PISTOIA
38 POTENZA
39 PRATO
40 REGGIO EMILIA
41 RIMINI
42 ROVIGO
43 SALERNO
44 SAVONA
45 SIENA
46 SONDRIO
47 TERAMO
48 TERNI
49 TORINO
50 VENEZIA
51 VERBANO CUSIO OSSOLA
52 VERONA
Province Commissariate dal 2012
1. ANCONA
2. ASTI
3. BELLUNO
4. BIELLA
5. BRINDISI
6. COMO
7. GENOVA
8. LA SPEZIA
9. ROMA
10. VIBO VALENTIA
11. VICENZA
Province Commissariate dal 2013
1.
2.
3. AVELLINO
4. BENEVENTO
5. CATANZARO
6. FOGGIA
7. FROSINONE
8. MASSA CARRARA
9. RIETI
10. TARANTO
11. VARESE