Variati “Senza manutenzione costi destinati a crescere”
Da una prima verifica operata dall’Upi, si aggirano intorno ai 15 milioni di euro le spese impreviste che hanno dovuto sostenere tra novembre 2016 e gennaio 2017 le Province delle Regioni maggiormente colpite dall’ondata di maltempo. Una prima stima che non considera la vera e propria area di crisi che si è concentrata nelle Province dell’Abruzzo, delle Marche e dell’alto Lazio, dove le bufere di neve si sono aggiunte all’attività sismica che ormai non dà tregua dall’agosto scorso, e dove la sola conta dei danni per le strade provinciali si aggira intorno ai 60 milioni, ma è in continua crescita.
“Si tratta– dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati – di spese impreviste che i Presidenti di Provincia hanno dovuto autorizzare rispondendone in prima persona, per far fronte ai servizi di neve, di salatura delle strade, per interventi di estrema urgenza, come le caldaie rotte nelle scuole. Soldi che nei bilanci delle Province, non ci sono, a causa dei tagli insensati operati dalla manovra economica del 2015. Ma non sono solo i soldi per le emergenze a mancare: non abbiamo più un euro per la manutenzione e la gestione ordinaria del nostro patrimonio e senza manutenzione, le spese extra sono destinate ad aumentare ad ogni emergenza.
Serve l’azzeramento degli ulteriori 650 milioni di tagli previsti a carico delle Province per il 2017 ma soprattutto un decreto legge che assegni le risorse necessarie per la gestione delle 130 mila strade provinciali e delle 5.100 scuole superiori italiani, si mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Entro il 31 marzo dovremmo approvare i bilanci, ma senza il Decreto Legge un intero comparto istituzionale costitutivo della Repubblica non sarà in grado farlo e quindi non potrà erogare i servizi: una evenienza che non si è mai verificata nella storia del Paese”.
Per questo giovedì 16 febbraio, dalle 11,00 alle 13,30 a Roma (Residenza di Ripetta, Sala Bernini, via di Ripetta 231) si riunirà l’Assemblea dei Presidenti di Provincia per discutere delle ripercussioni dell'emergenza bilanci sui singoli territori, per valutare le misure in campo e verificare le eventuali iniziative unitarie da intraprendere per sollecitare risposte urgenti. All’Assemblea sono stati invitati a partecipare ed intervenire anche i deputati e i senatori della Repubblica.