Sulla gestione del rischio serve una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese. Occorre restituire alle Province un ruolo chiaro, recuperando un assetto che in questo momento appare confuso. Questo l’obiettivo che si sono dati oggi il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e il Vicepresidente dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, in un incontro voluto per discutere delle proposte che le Province porteranno nel Tavolo per la revisione del Codice della protezione Civile, presieduto proprio da Borrelli, che da poco ha iniziato i suoi lavori. “Dopo la riforma delle Province – ha detto Vercellotti – il quadro delle competenze di protezione civile delle Province è diventato estremamente frammentato: mentre la Lombardia e il Veneto hanno lasciato a queste istituzioni importanti funzioni, altre Regioni hanno scelto di accentrarle funzioni, non prevedendo alcun ruolo per le province. Un quadro così disomogeneo delle competenze a livello nazionale, sia nel momento dell’emergenza, ma ancora prima, nella fase di analisi, prevenzione e programmazione, rischia di produrre una confusione e sovrapposizione di ruoli, estremamente dannosa se non pericolosa. Per questo come UPI al tavolo porteremo la richiesta di riservare un ruolo alle Province in tutte le Regioni, secondo un modello condiviso con la Protezione civile, e di individuare anche i Presidenti di Provincia quali autorità di Protezione civile”. Proposte che sono state accolte con favore dal Capo della Protezione Civile. “Come Dipartimento della Protezione civile– ha detto Borrelli – siamo convinti che sulla gestione del rischio serva una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese e per questo abbiamo sempre lavorato. Siamo altrettanto convinti che i rischi non abbiano confini territoriali e quindi la collaborazione tra amministrazione è fondamentale per una ottimale prevenzione strutturale e non strutturale. In questo le Province possono ricoprire un importante ruolo di coordinamento sovracomunale, e in questo senso siamo pronti a lavorare insieme ad UPI confrontandoci con tutti gli altri attori del sistema”.