La giornata di mobilitazione delle Province iniziata al Teatro Quirino si è conclusa con l'incontro tra una delegazione di Upi e la Presidente della Camera On. Laura Boldrini
“Siamo grati alla Presidente Boldrini perché l’incontro di oggi non è stato affatto formale e per avere compreso che la giornata di mobilitazione ha il solo scopo di portare al centro dell’attenzione e dell’agenda politica la grave situazione di emergenza che si è creata e che mette a rischio la stessa sicurezza dei cittadini”. Ha detto il Presidente dell’Upi, Achille Variati, al termine dell’incontro, perchè “compito delle istituzioni della Repubblica è dare risposte adeguate alle giuste richieste dei cittadini, che si vedono privati, a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche alle Province, di diritti fondamentali, come il diritto allo studio, alla mobilità, alla sicurezza. Servizi cui noi non possiamo fare fronte perché ci sono state sottratte le risorse che servirebbero a garantirli. Questo senso di frustrazione porta poi i cittadini a non avere più fiducia nelle istituzioni. Per questo siamo grati alle Presidente Boldrini per il suo determinante sostegno e ci auguriamo che il suo appello sia colto dal Parlamento, il quale in questi giorni sta decidendo le misure da inserire nella cosiddetta manovrina. Come abbiamo condiviso con la stessa Presidente Boldrini, la nostra è una battaglia di civiltà”.
Centinaia i Presidenti di Provincia, i Sindaci i Consiglieri Provinciali che sono arrivati a Roma, in delegazione di cui hanno fatto parte anche i dipendenti delle Province.
“Siamo stati chiamati da Sindaci a guidare anche i nostri territori, ma fare efficienza nella spesa pubblica non può mai volere dire tagliare i servizi e i diritti dei cittadini” Così ha detto Variati aprendo la giornata di mobilitazione delle Province in un teatro gremito di centinaia di Presidenti, Sindaci e Consiglieri partiti all’alba da tutta Italia per essere a Roma, a testimoniare un’emergenza che riguarda tutto il Paese.
“In questo Teatro – ha detto Variati – c’è il Paese reale, ci sono amministratori, unico caso in Italia, che hanno scelto di servire gratuitamente le loro comunità, ci sono i dipendenti delle Province, molti dei quali a causa della situazione critica dei bilanci non ricevono lo stipendio.
A causa di tagli irragionevoli sulle Province – ha ricordato Variati - abbiamo uno squilibrio di bilancio per la sola spesa per le funzioni fondamentali di 650 milioni. Nel giro di 4 anni i nostri investimenti sono crollati del 62%. Sono questi i numeri che spiegano con chiarezza perché siamo arrivati ad una vera e propria emergenza sicurezza sui 130 mila chilometri di strade e sulle oltre 5100 scuole superiori. Un’emergenza che è reale e che deve essere compresa in tutta la sua drammaticità, e a cui Governo e Parlamento devono dare risposte.
In questi giorni – ha concluso il Presidente Variati – stiamo avendo diversi incontri con i parlamentari e con il Governo e ci sembra di cogliere i primi segnali di comprensione rispetto alla necessità di assicurare alle Province e alle Città metropolitane le risorse necessarie per garantire i servizi essenziali. Noi continueremo a portare avanti con determinazione le nostre ragioni, perché ci sentiamo responsabili della sicurezza dei nostri cittadini".