“L’emergenza sicurezza, purtroppo, non ha abbandonato la Capitanata. E ieri è tornata a dimostrarlo, con un omicidio violento ed efferato compiuto in pieno giorno alla periferia di Foggia.
Saranno gli inquirenti a stabilire cause e motivi dell’ennesima esecuzione, che tutto lascia pensare sia legata allo scontro tra clan mafiosi. È evidente, però, che occorre un potenziamento della risposta dello Stato, prima dell’esplosione di una nuova guerra di mafia combattuta a colpi di proiettili sparati anche quando le strade sono piene di cittadini.
Finora la ‘Squadra Stato’ ha dato una straordinaria dimostrazione di fermezza e determinazione, ottenendo risultati importantissimi nella lotta alla criminalità organizzata e alle mafie. Ma proprio per questo serve adesso uno sforzo ulteriore, che non lasci la comunità di Foggia in preda alla paura.
Ritengo opportuno che il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intensifichi ancor di più l’impegno del Viminale anche con un nuovo ed eccezionale aumento degli organici delle nostre Forze dell’Ordine, accelerando inoltre al massimo le procedure per la nomina del nuovo Prefetto dopo il pensionamento del dottor Carmine Esposito. E, se possibile, assumendo la consapevolezza di quanto possa incidere positivamente in questa battaglia la riorganizzazione della geografia dei presidi giudiziari della Capitanata, giacché in un territorio vasto come il nostro il funzionamento della giustizia non può gravare esclusivamente su un solo Tribunale.
Le istituzioni, la politica, la società civile, il mondo dell’associazionismo e tutte le energie migliori e perbene, dal canto loro, hanno il compito ed il dovere di continuare nell’azione di sensibilizzazione culturale e di promozione della legalità svolta sino ad oggi. Soprattutto in questo momento non ci si può dividere. È adesso che bisogna fare dell’unità un valore aggiunto da contrapporre alla violenza delle mafie.
Ciascuno per il suo ruolo, per la sua funzione e per le sue competenze faccia la propria parte. La Provincia di Foggia, come sempre, sarà protagonista di ogni iniziativa e di ogni azione finalizzata a far sentire, forte e chiara, la risposta dello Stato nei confronti di chi pensa di terrorizzare le nostre comunità e di usare la violenza come arma per impedire lo sviluppo economico e sociale della Capitanata”.