Il Consiglio Provinciale si è riunito in videoconferenza. La riunione in remoto ha fatto registrare la partecipazione del Presidente, Nicola Gatta e dei Consiglieri Provinciali: Andrea Agnelli; Mattia Azzone; Salvatore D' Arenzo; Cosalvo Di Pasqua; Angela Maria Lombardi; Generoso Rignanese; Annamaria Torelli; Fernanda Vocino; Maria Voto; Zuccaro Antonio e del Segretario Generale, Giacomo Scalzulli e della Dirigente dei Servizi Finanziari, Rosa Lombardi.
Approvato all’unanimità l’unico accapo all’odg relativo alla rinegoziazione dei Mutui Ordinari con Cassa Depositi e Prestiti S.P.A. – Annualità 2020 - come da Circolare della CDP n. 1300/2020 per l’emergenza sanitaria Covid-19 e sospensione quota capitale “Mutui MEF” ex art. 112 Decreto “Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020 n. 18 conv. in L. n.27 del 24 Aprile 2020).
In apertura dei lavori il Presidente, Nicola Gatta ha sottolineato, in merito alla rinegoziazione, che quanto previsto dall’art. 112 del Decreto “Cura Italia” è una misura di temporaneo sostegno agli Enti Locali, in grado di fornire maggiore liquidità. Con la sospensione del pagamento della quota capitale per i “Mutui MEF”, ossia i mutui che Comuni, Province e Città metropolitane hanno sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e che sono stati poi trasferiti al Ministero dell’Economia e Finanze, il risparmio di spesa che ne consegue potrà essere utilizzato per interventi utili al territorio.
Il Consigliere delegato al Bilancio, Mattia Luciano Azzone ha evidenziato che la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti e il nuovo piano di ammortamento dei prestiti rinegoziati consente all’Ente un risparmio complessivo di risorse a valere sull’annualità 2020 che ammonta ad Euro 3.760.697,49. Tale importo è comprensivo della quota di sospensione del capitale dei mutui MEF ammontante ad Euro 2.129.608,65 e il risparmio dello 0,75% della quota capitale dei mutui rinegoziati con CDP di Euro 1.631.088,84 previsto dall’art. 112 del Decreto “Cura Italia”.
Per l’annualità 2020 si dovrà versare Euro 220.513,43 pari allo 0,25% come quota capitale a fronte di una quota ante rinegoziazione di Euro 3.957.583,14. Tali risorse si liberano, dunque, per l’annualità 2020 in regime di equivalenza finanziaria senza alcun onere per l’Ente, se non quello di posticipare la scadenza dei mutui dal 31/12/2044 al 31/12/2045 a parità di valore attuale delle rate.
Nel corso dei lavori è intervenuto il Consigliere, Generoso Rignanese.