Sventato il pericolo che i titolari di passo carrabile per l’accesso ad una abitazione o ad un fondo agricolo potessero subire un aumento considerevole del Canone Unico Patrimoniale, a fronte del quale le società operanti nel campo delle energie rinnovabili avrebbero ottenuto un corrispondente sconto per l’utilizzo del sottosuolo, così come disposto dalla Terza Sezione del Tar Puglia, che lo scorso 22 febbraio aveva accolto il ricorso presentato dall’Associazione Nazionale Energia del Vento, Daunia Wind Srl, Margherita srl, Eolsiponto Srl, Torretta Wind Srl ed Eolica Pietramontecorvino Srl contro il regolamento adottato dal Consiglio provinciale di Foggia con delibera n. 9 del 25 maggio 2021.
La Provincia di Foggia, rappresentata dall’avvocato Raffaele De Vitto, ha infatti impugnato la sentenza del Tar, ottenendo dalla Settima Sezione del Consiglio di Stato l’accoglimento della richiesta di sospensiva, con l’udienza di merito fissata il prossimo 20 settembre.
Si è dunque evitato che, per effetto della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, i titolari di passo carrabile vedessero lievitare il loro canone, passando ad esempio da 161 euro a 988 euro; mentre alcune delle società titolari di concessioni per attraversamenti del sottosuolo ne ottenessero una robusta riduzione, passando ad esempio da 60mila 238,14 euro a 37mila 460,75 euro, con un risparmio di 22mila 768,29 euro.
“Una situazione evidentemente paradossale – commenta il presidente della Provincia, Nicola Gatta –. Applicando il criterio previsto dal Tar, al posto delle imprese del settore delle energie rinnovabili che occupano il sottosuolo avrebbero dovuto pagare i titolari di passo carrabile che occupano il soprassuolo. Il che avrebbe realizzato una sostanziale equivalenza tra due situazioni estremamente diverse sul fronte del canone applicato – sottolinea Nicola Gatta –. Una circostanza che il nostro regolamento, ad invarianza di gettito, disciplinava opportunamente in modo più giusto, tenendo nella doverosa considerazione e valutando equamente interessi differenti”.
“L’accoglimento della richiesta di sospensiva avanzata dalla Provincia di Foggia – evidenzia il presidente dell’Ente di Palazzo Dogana – restituisce quindi immediata efficacia al nostro regolamento provinciale”.
“Adesso attendiamo con serenità l’udienza del 22 settembre – conclude Nicola Gatta – convinti della fondatezza delle nostre ragioni e della scelta a cui è ispirata, in piena legittimità, l’architettura di un regolamento che non poteva mettere sullo stesso piano abitazioni e fondi agricoli ed imprese operanti nel campo delle energie rinnovabili”.