Con l’hashtag “Io mi voglio bene” parte sui canali social della Provincia di Lecce (facebook, instagram e twitter), la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, lanciata dalla consigliera di parità dell’Ente provinciale Filomena D’Antini, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Si tratta di un videomessaggio, online da mercoledì 25 novembre, che vede protagoniste la stessa consigliera D’Antini, con altre cinque donne impegnate in prima linea nelle istituzioni e nel mondo dell’associazionismo: Serenella Molendini, consigliera nazionale di Parità supplente, Teresa Chianella, presidente della Commissione provinciale Pari opportunità, Emanuela Palamà, socia dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia (Ondif) - sezione Lecce, Fiammetta Perrone, vice presidente nazionale Fidapa BPW Italy e Alessia Ferreri, presidente Soroptimist international club Lecce.
Ognuna, simbolicamente vestita di rosso, fa ad alta voce la sua riflessione, invita alla denuncia e conclude con un gesto altrettanto simbolico: mostrare il palmo della mano con la scritta “Stop alla violenza”.
“La pandemia da Covid ha determinato un aumento delle vittime di violenza. Sono numerosissime le donne che hanno chiamato il numero verde 1522 nel 2020, oltre 5000. Ma solo poche hanno avuto il coraggio di denunciare. Oltre il 70 per cento non ha presentato denuncia. Bisogna denunciare per rompere il muro del silenzio e per uscire dal circuito della violenza di genere. Ogni 60 ore c’è una donna che muore per mano di un uomo”, afferma nel suo video messaggio di apertura la consigliera di Parità della Provincia di Lecce Filomena D’Antini, promotrice dell’iniziativa in cui ha coinvolto le altre testimonial.
“Sappiamo che il femminicidio è un fenomeno in crescita e, purtroppo, la pandemia da Covid non aiuta perché si è costrette a vivere in casa con i propri compagni, spesso violenti. Ecco perché bisogna avere il coraggio di denunciare, di rivolgersi alle autorità competenti e ai centri antiviolenza. Ma, soprattutto, bisogna avere il coraggio di volersi bene. Non possiamo più accettare che questo triste fenomeno sia catalogato come il più grande male sociale che stiamo vivendo. Ecco perché devi volerti bene. Stop alla violenza sulle donne”, conclude la consigliera di Parità Filomena D’Antini.
“Volersi bene non comporta insulti, schiaffi, lividi nel corpo e nell’anima. Volersi bene vuol dire condividere con un’altra persona un percorso, un orizzonte comune. Perciò se avete bisogno di aiuto chiamate il 1522 o recatevi in un centro antiviolenza dove troverete Luisa, Maria Pia, Angela, Patrizia e tante altre donne meravigliose, competenti, brave, pronte ad accogliervi, ascoltarvi, sostenervi, combattere, se necessario, per voi e per i vostri figli. Donne instancabili che saranno in grado di aiutarvi e tracciare un nuovo percorso di libertà”, è l’appello lanciato dalla consigliera nazionale di Parità supplente Serenella Molendini.
“Questo 25 novembre abbiamo dato spazio ai giovani, promuovendo i lavori fatti dai ragazzi che hanno partecipato al concorso di idee Corti di genere. Siamo convinte, infatti, che solo attraverso le nuove generazioni avremo una società migliore, una società in cui la parità di genere è una cosa normalissima”, ricorda Teresa Chianella, presidente della Cpo della Provincia di Lecce.
“Stop alla violenza sulle donne, stop agli stereotipi di genere, stop all’idea che la donna possa essere considerata oggetto di proprietà e di controllo da parte dell’uomo. Donne denunciate chi vi maltratta, chi non vi rispetta. Uscite fuori dal silenzio e rompete il circuito della violenza. Vogliatevi bene. Io sono donna, fiera di esserlo e mi voglio bene”, è il monito di Emanuela Palamà, avvocato e socia Ondif – sezione di Lecce.
“Ogni donna deve dire a se stessa: io sono. Io sono una persona che si vuole bene, consapevole della propria qualità, delle proprie abilità, che vuole un mondo senza violenza e pregiudizi culturali, dove donne e uomini lavorano insieme per la parità di genere”, afferma a conclusione del suo intervento Fiammetta Perrone, vice presidente nazionale Fidapa BPW Italy.
“Combattiamo la violenza di genere educando al rispetto della persona e dei diritti delle donne e, quindi, cambiamo la cultura e lottiamo contro gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata del ruolo di donna e uomini nella società. Un problema così concreto, richiede soluzioni altrettanto concrete e, allora, dobbiamo lavorare sui giovani e sulle nuove generazioni. Dobbiamo sostenere fattivamente i centri antiviolenza che svolgono sul territorio un lavoro capillare”, sono le parole di Alessia Ferreri, presidente Soroptimist international club Lecce, a chiusura del filmato digitale della campagna social della Provincia di Lecce e dell’Ufficio della consigliera di Parità.