Il prefetto di Lecce Maria Rosaria Trio, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il sindaco del Comune di Lecce Carlo Salvemini, il commissario della Camera di Commercio di Lecce Vincenzo Benisi si sono riuniti oggi pomeriggio intorno a un tavolo per insediare la Cabina di regia della Rete solidale dei soggetti socialmente responsabili nella lotta allo spreco. Un saluto via web è arrivato anche da Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia.
La Cabina di regia, composta da un rappresentate di ognuno dei soggetti promotori, avrà il compito di individuare le strategie di intervento territoriale e programmare le attività; stabilire modalità istituzionali e forme organizzative gestionali più adatte all'attuazione degli interventi; curare lo sviluppo dei rapporti tra i diversi soggetti; proporre l'integrazione della Rete con altri soggetti aderenti; vigilare sull'attuazione degli interventi.
A dare il benvenuto il presidente Minerva, che guiderà il nuovo organismo e che ha sottolineato come "l'importante cabina di regia sarà lo strumento per avviare un percorso comune, concreto e trasparente".
Ad incontrarsi oggi sono stati i componenti di diritto della Rete, sottoscrittori iniziali del Codice etico per il recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari e non e per la costituzione della Rete solidale, approvato dal Tavolo antisprechi presso la Prefettura, il 21 dicembre scorso, e promosso da Prefettura di Lecce, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Camera di commercio di Lecce, con l'adesione di Asl, Università del Salento, Ufficio scolastico provinciale e Comunità Emmanuel.
La Rete solidale, (prevista dall'articolo 7 dello stesso Codice e regolamentata da un apposito Disciplinare), ha sede presso la Provincia di Lecce e sarà coordinata dalla Cabina di regia insediatasi oggi. Sarà operativa sul territorio salentino e intende fronteggiare il fenomeno degli sprechi e promuovere e sostenere la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale, valorizzando nello stesso tempo l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti attuatori, con la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari, anche non idonei alla commercializzazione, ma commestibili, o dei pasti non serviti negli esercizi di ristorazione e dalle eccedenze alimentari invendute dalla grande distribuzione, nonché dei prodotti farmaceutici e di altri prodotti di solidarietà sociale.