“Questo tavolo parla da solo, perché gli enti qui riuniti rappresentano tutti i diversi mondi che fanno un lavoro straordinario sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione, oggi sugellato da questa firma”. Queste le parole con cui il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha commentato il Protocollo d’intesa per MEET2 IN siglato oggi, a Palazzo Adorno.
A presiedere l’incontro era presente l’arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia; a sottoscrivere il Protocollo: Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Carlo Salvemini, sindaco del Comune di Lecce, don Luigi Manca della Fondazione casa della Carità, don Nicola Macculi della Caritas Diocesana di Lecce, Ablaye Seye dell’Associazione Teranga, Alessandro Valenti della Scirocco Films.
Si tratta dell’atto finale del progetto “MEET 2IN - MEEting e Training in Europa verso nuove forme d’ INtegrazione fra pubblico e privato sociale” (Programma FAMI “Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione” 2014-2020), del quale è capofila la Caritas di Firenze e al quale la Provincia di Lecce, nell’ambito delle attività del Servizio Politiche Europee e Servizi Sociali, partecipa in qualità di partner, insieme alla Fondazione Caritas di Lecce. Altri partner sono: la Fondazione Casa della Carità di Lecce, le Caritas di Agrigento, Brescia, Trieste, accompagnate da istituzioni pubbliche del territorio quali il Comune di Firenze, il Comune di Barbariga (BS), il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) di Agrigento e di Trieste, l’Università degli Studi di Firenze-Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali per la ricerca e il monitoraggio, oltre alla Fondazione Finanza Banca Etica per l’inclusione finanziaria.
Gli obiettivi del progetto hanno riguardato la formazione di coloro che operano a confronto con immigrati e rifugiati, e lo scambio di esperienze e studio con altre realtà Europee.
“In questi anni”, ha spiegato infatti il dirigente del Servizio Politiche europee e servizi sociali Carmelo Calamia, “nonostante tutte le difficoltà dell’emergenza sanitaria, sono state realizzati confronti attraverso study visit e training con realtà europee dei Paesi partner internazionali, come Portogallo, Austria, Germania, Finlandia, che hanno sperimentato modelli e strumenti efficaci di accoglienza. L’obiettivo era quello di approfondire le diverse politiche di accoglienza, in particolare gli ambiti considerati rilevanti nel percorso di integrazione sociale, come abitazione, lavoro, sanità, in modo da poter costruire la migliore accoglienza possibile. I partner stranieri, a loro volta, sono stati accolti a Lecce, rimanendo favorevolmente colpiti dal lavoro sul territorio in questo ambito. Il Protocollo odierno è un atto di impegno con il quale i soggetti intendono mantenere alta la soglia di attenzione su queste attività”.
Gli obiettivi del progetto, dunque, hanno incrociato gli indirizzi programmatici della Provincia di Lecce, con particolare riguardo al coordinamento territoriale per ciò che riguarda l’integrazione nel territorio di competenza.
Questo Protocollo d’intesa per il Progetto MEET 2IN, fortemente voluto da tutti i sottoscrittori, é basato sul paradigma dei diritti umani, sulla centralità della persona e della dignità umana, sul principio di non discriminazione, e mira a rafforzare e allargare la partnership tra i soggetti che operano sul territorio, anche per costruire strumenti per lo scambio di informazioni.
Obiettivo comune è quello di potenziare i meccanismi di cooperazione e di coordinamento a livello territoriale tra gli enti locali e la Diocesi, diversamente coinvolti in materia di sostegno ai migranti e nella lotta alla povertà. Le finalità: facilitare i contatti e lo scambio di esperienze e di informazioni tra gli operatori degli Enti Locali e della Diocesi sulle collaborazioni possibili nell’ambito dei problemi abitativi, lavorativi e sanitari; promuovere il coinvolgimento di altri attori territorialmente rilevanti nella formulazione di proposte e nella ricerca di soluzioni concrete ai bisogni dei migranti; allargare e diffondere la rete e le sue attività attraverso la realizzazione di progettualità comuni e scambio di conoscenze sul fenomeno a livello regionale, volte a sostenere una cooperazione tra azione delle Istituzioni e del Sociale, in una prospettiva di sviluppo e allargamento della promozione e della protezione dei soggetti deboli.
Nei prossimi giorni si terrà la riunione del gruppo operativo, composto dai rappresentanti del tavolo odierno, che inizierà ad approfondire e progettare le iniziative.