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Riforma delle Province: Sertori al convegno di UPI a Roma Invitato come relatore dall'Unione delle Province Lombarde a parlare della situazione attuale dopo l'introduzione della Legge Delrio

Una fotografia del difficile stato attuale in cui versano le Province dopo anni di instabilità istituzionale e finanziaria, per andare oltre la Riforma Delrio e restituire certezza ad amministratori e cittadini. Questo il tema su cui si é focalizzata la giornata di approfondimento, organizzata a Roma da UPI (Unione Province D’Italia) e alla quale ha partecipato l’assessore di Regione Lombardia con delega a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, insieme al Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Stefano Candiani e al Ministro agli Affari Regionali, Erika Stefani.

«La Riforma Delrio si commenta da sola - spiega l’assessore Sertori - perché i dati presentati oggi da UPI e da Partner Pwc, dimostrano l’importanza delle Province. L’eliminazione di questo Ente, che di fatto non é mai avvenuta, ha generato una situazione di inefficienza sui territori, di moltiplicazione degli Enti strumentali per la gestione dei servizi e di incremento complessivo dei costi, ossia il contrario della ottimizzazione promessa».

«Gli amministratori si sono trovati un carico rilevante di responsabilità - continua Sertori - come il rispondere dal punto di vista civile e penale sulla sicurezza di ponti, strade e scuole, non avendo però a disposizione gli strumenti, i dipendenti e le risorse per poterli assicurare». Guardando poi al contesto dei servizi «dalle relazioni di oggi è emerso come la dimensione provinciale sia quella più compatibile con la ricerca di economia di scala e la fattibilità amministrativa. Uno dei problemi che abbiamo adesso in Italia é che, pur avendo le risorse, non riusciamo ad investirle per la carenza, negli Enti Locali ed in particolare nelle Province, di tecnici in grado di attivare i bandi e le gare, impedendo così di realizzare le opere e di generare lavoro»

«Se dovessi trovare un aspetto positivo di questa Riforma mancata - ironizza Sertori -, é quello di aver messo in luce il disastro che si crea nel momento in cui andiamo ad indebolire gli Enti che territorialmente gestiscono i servizi su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. I tributi provinciali che continuano ad essere pagati dai cittadini - incalza - sono attualmente saccheggiati dallo stato centrale: così non può funzionare e peraltro questa situazione contrasta con la stessa Costituzione e i fondamenti delle stesse Autonomie Locali»

«Indebolendo l’Ente Provincia - sottolinea l’assessore regionale Sertori - si è ottenuto un quadruplice effetto negativo e si è creato un danno economico. Per questo motivo la politica, uscendo responsabilmente da questo alone di demagogia che ci ha addirittura portato a cambiare il nome da Provincia a “Enti di area vasta”, deve prendere atto di quanto avvenuto ed assumersi la responsabilità delle scelte conseguenti».

 

Per Sertori é necessario quindi un processo di riforma che rimetta in moto le Province e dia forza al loro esecutivo: “Noi siamo pronti. Attraverso infatti il Tavolo nazionale coordinato dal Sottosegretario Stefano Candiani, al quale partecipo in rappresentanza di Regione Lombardia, stiamo lavorando per definire le linee guida per la gestione de il rilancio di tutti gli Enti locali”. “Prima Ricostruiamo le Province e prima potremo garantire la giusta rappresentanza ai territori, mettendoli finalmente nella condizione di essere amministrati”, conclude Sertori

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