Difendere la memoria del ‘900, tenere viva tra i giovani la conoscenza degli orrori della Shoah, proseguire nell’opera di cura della testimonianza viva delle persone e dei luoghi che furono teatro di uno dei momenti più bui dell’umanità, per trasformare la storia non solo in un monito ma anche in strumento di valutazione dei progressi fatti nella tutela dei diritti umani.
Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi dai Presidenti dell’Associazione Treno della Memoria, Paolo Paticchio, e dell’Unione delle Province d’Italia, Achille Variati.
Tra le azioni previste dal protocollo, la costruzione di una rete di “Province della memoria” per promuovere un programma condiviso di iniziative rivolte prevalentemente, ma non esclusivamente, a giovani cittadini, per contribuire alla loro formazione e crescita. A partire dai viaggi della memoria indirizzati agli studenti, che ormai da anni rappresentano un percorso educativo e culturale di cittadinanza attiva in cui i giovani partecipanti negli anni diventano prima animatori e poi organizzatori, in una catena di trasmissione dell’impegno.
“Come rappresentanti delle istituzioni e della società civile – sottolineano i due Presidenti Paticchio e Variati – sentiamo forte il dovere di rispondere alla richiesta che ci è stata rivolta dai testimoni della Shoah, quel monito a “ricordare che questo è stato”, nella piena consapevolezza che la promozione di queste iniziative è essenziale per rafforzare la costruzione di una società aperta e inclusiva che promuove e valorizza il dialogo tra culture diverse, l’integrazione dei cittadini stranieri e il rispetto delle minoranze in genere”.